Per raggiungere e mantenere uno stato di salute e wellness, ed operare un buona opera di prevenzione, è necessario che venga mantenuta una giusta proporzione tra ossigeno ed anidride carbonica; un eccesso di respirazione causa un esaurimento delle riserve di anidride carbonica, e livelli bassi di anidride carbonica nell’organismo provocano delle contrazioni dei vasi sanguigni ed una mancanza di ossigeno nei tessuti. Il dott. Buteyko, medico russo che per primo si è occupato di questo aspetto, ha raccolto e collegato in un quadro logico ed unitario le varie informazioni sui danni prodotti dall’eccesso di respirazione (iperventilazione), che provoca una perdita eccessiva di CO2. In mancanza di CO2 l’ossigeno non può passare dal sangue ai tessuti (effetto Verigo-Bohr).
L’anidride carbonica (CO2) non è soltanto un gas di scarto ma è indispensabile per molte funzioni nell’organismo umano; è tra l’altro indispensabile per consentire il passaggio dell’ossigeno dal sangue alle cellule dei tessuti; in assenza di CO2 questo passaggio non avviene (effetto Verigo- Bohr scoperto fin dal 1900). E’ indispensabile quindi che nell’organismo vi sia la quantità giusta di CO2. Una respirazione eccessiva, profonda e rapida, provoca, con l’espirazione, una perdita eccessiva di CO2, e questa perdita provoca a sua volta degli scompensi nell’organismo.
Alla perdita eccessiva di anidride carbonica segue una serie di meccanismi difensivi con i quali l’organismo cerca di impedire che la perdita di CO2 arrivi a livelli incompatibili con la vita. Questi meccanismi difensivi sono erroneamente scambiati per malattie da combattere e contro di essi, anziché sulla causa originaria dello squilibrio (e cioè la perdita eccessiva di CO2), viene concentrata la terapia. Gli effetti dell’iperventilazione sono molto frequenti in quanto favorita da stress, vita sedentaria e iperalimentazione. Il dott. Buteyko ha successivamente ideato alcuni test per valutare il livello d’iperventilazione ed una serie di esercizi per poterla correggere.
Il “ metodo reset “ è un metodo diagnostico e terapeutico di primo livello che consente di individuare e correggere le modificazioni delle funzioni automatiche principali: respirazione, alimentazione e postura.Nello svolgimento di ogni funzione automatica sono coinvolti e correlati tra loro diversi apparati con l’obiettivo di mantenere invariata l’omeostasi nelle diverse situazioni di stress.
Modificazioni anche minime delle funzioni che l’organismo umano mette in atto per mantenere condizioni ottimali anche in situazioni di stress, rischiano, in determinate situazioni, di diventare costanti, non reversibili autonomamente né con terapie sintomatiche, tanto da poter influire negativamente sul funzionamento dell’intero sistema e favorire ad uno stato di malattia conclamato.
Il “ metodo reset”è un sistema generalista il cui obiettivo è quello di evidenziare le alterazioni nelle funzioni automatiche dell’organismo e correggerle utilizzando tecniche e nozioni specifiche apprezzabili ed utilizzabili nella pratica quotidiana:
a) Metodo Buteyco per la valutazione e correzione della funzione respiratoria
b) GUT SCREENING TEST DELLA FLORA INTESTINALE per la valutazione della situazione microbiologica del digerente e test specifici per il riconoscimento delle intolleranze e delle carenze
c) Test specifici di kinesiologia applicata e di posturologia clinica che permettono d’individuare le possibili correlazioni tra postura e sintomatologia oggettiva.
d) La Microscopia in campo scuro è un valido supporto nella lettura dello stato generale in quei casi di difficile comprensione in quanto permette di monitorare lo stato di salute in tempo reale anche in situazione preclinica, dall’analisi morfologica delle emazie.
Alla base del “metodo reset” c’è la convinzione maturata dall’evidenza clinica di venti anni di attività dell’equipe del Centro Dulcamara e supportata dal confronto positivo con specialisti dei singoli settori: soprattutto nel paziente affetto da una patologia cronica risulta utile e spesso necessario valutare l’efficienza delle funzioni automatiche in toto e non solo di quelle collegate al quadro sintomatologico emergente, al fine di scegliere gerarchicamente come resettarle, utilizzando di volta in volta un modello strategico suggerito dalla situazione attuale del paziente e dalla esperienza clinica del terapeuta .
Il metodo viene definito di primo livello in quanto non è sostitutivo delle valutazioni semeiotiche e delle tecniche diagnostiche strumentali convenzionali; inoltre ha il vantaggio e l’obiettivo di permettere in tempo relativamente breve di evidenziare i sintomi conseguenti ad una funzionalità insufficiente e di correggerli operando un reset della stessa prima che si cronicizzi . Nelle situazioni di patologie più gravi, in cui questo intervento non possa per aspetti clinici e condizioni del paziente ottenere un ristabilimento completo del quadro clinico, si otterrà comunque un miglioramento dell’ efficienza delle funzioni, favorendo così la sensibilità ad una terapia adeguata di secondo livello .
Un esempio tipico è quello del paziente affetto da cefalea ricorrente, grande consumatore di analgesici e gastroprotettori, sottoposto spesso a numerosi esami strumentali che non riescono a fornire fino in fondo elementi utili alla terapia: in questa tipologia di paziente altrettanto spesso si possono ricercare con tests muscolari kinesiologici per esempio un deficit della funzione digestiva con marcata intolleranza ad uno o più alimenti, e/o un deficit della funzione posturale causata da un precontatto dentale.
Il reset della funzione digestiva con una dieta adeguata priva degli alimenti a cui il paziente è “intollerante “ oltre al reset della funzione posturale effettuato per esempio con un bite diagnostico ed il successivo intervento specialistico possono portare alla riduzione od alla scomparsa della sintomatologia in tempi relativamente brevi con miglioramento anche dei parametri della funzione respiratoria spesso alterati in queste situazioni di disarmonia posturale.
Il mantenimento dello situazione di omeostasi può essere facilmente mantenuta monitorando l’efficienza delle funzioni con i vari tests consigliati nel metodo che tra l’altro hanno il vantaggio di essere facilmente eseguibili di basso impatto economico per il paziente.
Per raggiungere e mantenere uno stato di salute e wellness ed operare un buona opera di prevenzione è necessario che venga mantenuto una giusta proporzione tra ossigeno ed anidride carbonica; un eccesso di respirazione causa un esaurimento delle riserve di anidride carbonica, e livelli bassi di anidride carbonica nell'organismo provocano delle contrazioni dei vasi sanguigni ed una mancanza di ossigeno nei tessuti. Il dr. Buteyko, medico russo che per primo si è occupato di questo aspetto ha raccolto e collegato in un quadro logico ed unitario le varie informazioni sui danni prodotti dall'eccesso di respirazione (iperventilazione), che provoca una perdita eccessiva di CO2 . In mancanza di CO2 l'ossigeno non può passare dal sangue ai tessuti (effetto Verigo-Bohr). L'anidride carbonica (CO2) non è soltanto un gas di scarto ma è indispensabile per molte funzioni nell'organismo umano; è tra l'altro indispensabile per consentire il passaggio dell'ossigeno dal sangue alle cellule dei tessuti; in assenza di CO2 questo passaggio non avviene (effetto Verigo- Bohr scoperto fin dal 1900). E' indispensabile quindi che nell'organismo vi sia la quantità giusta di CO2. Una respirazione eccessiva, profonda e rapida, provoca, con l'espirazione, una perdita eccessiva di CO2, e questa perdita provoca a sua volta degli scompensi nell'organismo. Alla perdita eccessiva di anidride carbonica segue una serie di meccanismi difensivi con i quali l'organismo cerca di impedire che la perdita di CO2 arrivi a livelli incompatibili con la vita. Questi meccanismi difensivi sono erroneamente scambiati per malattie da combattere e contro di essi, anziché sulla causa originaria dello squilibrio (e cioè la perdita eccessiva di CO2) viene concentrata la terapia. .Gli effetti dell’iperventilazione sono molto frequenti in quanto favorita da stress e vita sedentaria e iperalimentazione
Il dott. Buteyko ha successivamente ideato alcuni test per valutare il livello d’iperventilazione ed una serie di esercizi per poterla correggere.
Nel metodo reset vengono utilizzati test diagnostici e gli esercizi più importanti per la correzione del deficit
Eccesso di alimentazione ed abitudini errate l’industrializzazione del cibo ed il suo inquinamento sono ormai per tutti causa principale della perdita dello stato di salute, è ormai accettato da tutti che malattie cardiovascolari e tumori sono conseguenze di questi fattori. Il funzionamento del digerente ed in particolare dell’intestino tenue e del colon è acclarato essere fondamentale per il raggiungimento ed mantenimento dell’equilibrio omeostatico .Se la flora batterica intestinale è perturbata, le sostanze tossiche ristagnano ed il potere di selezione dei nutrienti diminuisce provocando come conseguenza il riassorbimento delle tossine stesse .quando il sistema immunitario enterico viene costretto ad intervenire con troppa frequenza può succedere che si verifichino reazioni crociate con tessuti dell’organismo dando luogo a varie forme di patologie Evidente espressione della correlazione tra alimentazione, apparato digerente e resto dell’organismo sono le manifestazioni cliniche legate al fenomeno dell’intolleranze alimentari; il reset del digerente non può che avvenire convincendo il paziente a seguire regimi dietetici adeguati e suggeriti dalla valutazione semeiotica e kinesiologica che tiene conto sia della sindrome da intolleranza alimentare che delle cliniche osservazione e consequenziali suggerimenti .Il GUT SCREENING TEST permette di evidenziare il funzionamento della parte digestiva vera e propria che della flora batterica oltre a valutare la presenza di elementi patogeni a bassa carica come batteri funghi e parassiti . La dieta Kousmine, la dieta ipotossica, la dieta alcalinizzante, la dieta rest,la dieta oloproteica, sono i regimi dietetici alimentari considerati utili e suggeriti per un rapido ed efficace reset della funzione alimentare oltre ad una corretta integrazione
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